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Il Parquet è una scelta eco-sostenibile?

Aggiornamento: 3 ago 2020

Tuteliamo l'ambiente facendo la scelta giusta!



Anche se possiamo immaginare che il disboscamento selvaggio e incendi, possono rendere l’approvvigionamento di legna per costruzione un lusso per pochi, la realtà è un'altra. I dati diffusi da INFC dicono tutt’altro, in Italia la superficie forestale è pari a 10.467.533 ha, corrispondente al 34.7% della superficie territoriale che sarebbero circa un miliardo di metri cubi, questo patrimonio viene incrementato annualmente di 30 milioni di metri cubi. Considerando che sono stati prelevati negli ultimi 30 anni circa 5 a 9 milioni di metri cubi all’anno, ci troviamo ben al di sotto della soglia di accrescimento biologico.

Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d'arte che si possa desiderare.| Andy Warhol |

Una volta stabilito che il parquet proveniente da disboscamento controllato con simboli PEFC e FSC è sicuro e non arreca danni all’ambiente possiamo tornare all’ argomento principale, ovvero il parquet è una scelta eco sostenibile?

Per rispondere a questa domanda bisogna dare un’occhiata ai diretti concorrenti del parquet e quale si aggiudica il ruolo di acerrimo nemico del parquet? E si è proprio lui il gres porcellanato!


Ecco le quattro fasi necessarie alla creazione del Gres Porcellanato:


Fase I - Estrazione

Per creare queste meravigliose fotocopie di parquet si parte da materie prime di origine minerali: argille, feldspati, quarzo e caolini.

- Argille: hanno un forte potere plastico per cui vengono adoperati per le loro proprietà leganti

- Feldspati: sono dei minerali che fungono da flussante, cioè abbassano la temperatura, durante la fase di lavorazione

- Quarzo: ha molteplici proprietà ma in questo caso viene usato per le sue caratteristiche fisico meccaniche

- Caolini: è un altro tipo di roccia calastica che si ottiene dall’estrazione del feldspato

Fase II - Macinazione e Atomizzazione

Le materie prime estratte vengono miscelate finemente con dei rulli compressori che, con aggiunta di acqua vengono triturate ed amalgamate fino ad ottenere una mistura liquida chiamata barbottina.

Successivamente la barbottina, mediante delle apposite pompe, viene portata ad alta pressione ed inserita in un atomizzatore che, portando la mistura ad elevata temperatura, coadiuvata dall’alta pressione, fa esplodere letteralmente le gocce lasciando evaporare l’acqua contenuta istantaneamente. Viene fuori una polvere finissima pronta per essere pressata.

Fase III - Pressatura

La polvere ricavata viene pressata con delle apposite presse idrauliche che sviluppano una pressione di 500kg/cm2.

Fase IV - Cottura

Dopo la pressatura le piastrelle preformate iniziano la fase di essiccazione per poi essere inserite in dei forni a rulli e vengono cotte a 1235°C una volta terminata questa fase le piastrelle sono pronte per essere impacchettate e spedite.


Per quanto riguarda la produzione di elementi lignei per parquet, la procedura è molto più semplice ma può variare a seconda del luogo di lavorazione. Comunque si procede sempre con il taglio del fusto, tavolazione e riduzione in listelli.


Quindi ricapitolando, per creare il gres c’è bisogno di una quantità importante di energia, macchinari per estrazione in miniera, di tanta acqua, e di uno stabilimento imponente in termini di dimensioni per alloggiare gli enormi impianti industriali, le materie prime subiscono 3 trasformazioni durante la produzione prima di diventare gres, e questo comporta degli scarti durante la lavorazione che devono essere correttamente smaltiti quindi, diciamo che, non è una scelta green, per chi è attento all'ambiente e ricerca prodotti eco-sostenibili.


Il parquet è legno, ed è sempre legno dall’inizio alla fine del ciclo produttivo, l’energia utilizzata per la sua realizzazione è trascurabile in confronto ad altri materiali, è biocompatibile quindi gli scarti di lavorazione non impattano sull’ambiente sia per quanto riguarda le lavorazioni industriali, sia per le installazioni domestiche, certo bisogna affidarsi ad artigiani competenti che sappiano rispettare e valorizzare con prodotti biocompatibili questo straordinario elemento della natura.



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