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Come scegliere un parquet

Dal tradizionale al prefinito multistrato, quale scegliere e perché.



Per scegliere il parquet più adatto alle vostre esigenze bisogna considerare anzitutto il fattore estetico, in poche parole vi deve piacere, rimarrà per molto tempo ed è l’elemento principale della vostra casa quindi va scelto in base ai propri gusti. Oggi, fortunatamente o sfortunatamente, ci sono moltissime essenze, finiture, tinte, prefiniti, massello e chi più ne ha più ne metta, che consentono di trovare sicuramente il parquet che fa per voi.

Dunque per prima cosa procediamo con lo spessore, è un elemento necessario per le quote dell’appartamento (se fate una ristrutturazione integrale) quindi va deciso in fase progettuale, non vi riducete all’ultimo altrimenti rischiate che il parquet che vorreste potrebbe avere uno spessore non idoneo e quindi dovrete accontentarvi di un altro tipo.

Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata." | Albert Einstein |

Tradizionale o prefinito, eeee già bella domanda. Ed è una domanda alla quale non esiste una risposta, perché anche qui è una questione soggettiva. Si lo so già che mi direte il vero parquet è massello il prefinito è solo un surrogato, soliti ricordi nostalgici, il mio primo giorno come parchettista non lo ricordo, perché sono la 3°generazione di parchettisti di famiglia, mio padre da ragazzo raschiava i parquet a mano, ho sempre fatto questo mestiere, per cui mi sono state insegnate tecniche antiche quindi so bene di cosa parlo.


Per cui, tornando a noi, il prefinito (anche non massello), è parquet! ci sono vari tipi di prefinito, ovviamente se prendete un prodotto economico e di scarsa qualità, avrete un risultato di scarsa qualità, non c’è dubbio. Ad ogni modo, consiglio il prefinito (con supporto) qualora si volessero delle doghe molto grandi e/o finiture particolari colorate. Essendo che l’ultimo strato di legno nobile, è montato su un sottostrato controbilanciato in legno non nobile (abete, betulla, ecc.), consente di avere una stabilità maggiore di un legno massello, e di fatto si può ottenere, a parità di spessore, una doga molto più grande senza comprometterne la stabilità.

Le finiture sono davvero tantissime, si possono ottenere anche in opera, con un parquet tradizionale ma non sempre si ottiene il risultato voluto, perché non esiste una cartella colori che consente di avere esattamente il colore visto nel campione, il legno è un materiale naturale ed anche quando lo andiamo a colorare mantiene la sua unicità reagendo al colore diversamente da doga a doga, e bisogna essere consapevoli di questo se si opta per un trattamento particolare in opera.

Oltre a scelte estetiche, si può optare per un prefinito qualora si abbia poco tempo a disposizione e bisogna effettuare un intervento rapido.

Il massello tradizionale, con finitura in opera per intenderci, sta bene su tutto, classico moderno rustico c’è un parquet massello per ogni stile, quindi, no il massello non fa sembrare antico un ambiente, e si sta bene con quella parete attrezzata moderna che ci piace tanto. La scelta di un parquet massello, di qualunque essenza e formato, è un investimento, di fatti aumenta il valore dell’immobile. Ovviamente anche qui bisogna stare molto attenti perché il rischio di prendere dei bidoni è sempre dietro l’angolo, ma con questi consigli cercherò di darvi un’infarinatura che limiterà i rischi.

1. Formato

I formati standard per i parquet massello sono

Listoncino: larghezza 50-70 mm lunghezza 50-60 cm spesso 9-11 mm

Listone: larghezza 90-110 mm lunghezza 80-120 spessore 9-11 mm

Miniplancia: larghezza 120-150 mm lunghezza 100-180 cm spessore 9-11-14 mm

Plancia: larghezza 160-190 mm lunghezza 140-220 cm spessore 12-16 mm

Maxiplancia: larghezza 200- 350 mm lunghezza 180- 300 cm spessore 15-20 mm

Maxiplancie speciali: larghezza 350- 500 mm lunghezza 250- 400 cm spessore 20 -22 mm

Poi ci sono i formati speciali per la spina francese e ungherese

È importante non superare le dimensioni di larghezza e di lunghezza indicate qui in alto per garantire la stabilità

Troverete sicuramente delle offerte a buon mercato di materiali fuori misura molto lunghi e molto larghi ma con spessori minimi, diffidate da questi prodotti risultano essere poco stabili.


2. Essenza

È un fattore soggettivo e dettato dal vostro gusto personale, tuttavia ci sono delle essenze che sono, per natura, più stabili di altre, ad esempio i legni americani, e specialmente, i sud americani, non sono particolarmente consigliati poiché fanno molto “movimento” cioè sono suscettibili alle variazioni di umidità e di temperatura nell’ambiente dov’è ospitato e tendono a restringersi ed allargarsi provocando rigonfiamenti o fessurazioni. Ad ogni modo possono essere montati ma assicuratevi di affidarvi a dei professionisti esperti che conoscano bene l’essenza in questione.

3. Stagionatura

Un elemento importantissimo ma ahimè difficilmente constatabile, occorre un igrometro e non tutti ne possiedono uno. Ma per evitare di incorrere in brutte sorprese è necessario affidarsi a professionisti che conoscano bene il legno e che si prendano la responsabilità della qualità del materiale che vi hanno proposto. Evitate di fare i furbetti per aggirare il fisco, lo pagherete a caro prezzo, un parquet non fatturato tecnicamente non esiste per cui non verrete risarciti nel caso di eventuali danni, né dal rivenditore né dal posatore. Non sto qui a dirvi “scegliete un posatore che vi venda anche il materiale” sono in evidente conflitto di interessi, ma quantomeno assicuratevi che il fornitore vi garantisca la qualità del materiale il posatore si assuma a pieno la responsabilità della posa, non è il massimo, ma almeno è già qualcosa.

4. La scelta (classe di aspetto)

Prima scelta, seconda, rigatina, fiammata, nodino, nodato, occhio di pernice… oggi tutto questo non c’è più, o meglio, le aziende a voce comunicano che una partita è più rigatino che fiammato e così via, ma le nuove normative europee hanno imposto tre classi di aspetto, cerchio, triangolo e quadrato dove cerchio è la più pregiata e quadrato è la meno pregiata. Questa è la selezione che oggi viene fatta per cui quando vi propongono un rigatino, potrebbero esserci dei nodini sani come previsto dalla normativa.


5. L’affare

Si tende spesso a cercare il miglior prezzo sul mercato, ma anche qui nessuno vi regala niente ed un prezzo troppo basso indica un valore molto più basso delle vostre aspettative. Ad esempio scegliendo una classe di aspetto cerchio, non garantisce che quel parquet sia correttamente stagionato o non si presentino rigonfiamenti o distaccamenti della fibra. Con il parquet non si risparmia spendendo poco, ma si risparmia facendo un investimento nel tempo.

Sembra molto complessa la scelta del parquet, ma se vi affidate a chi ama questo lavoro, riuscirete senza dubbio a districarvi in questa giungla di affaristi. Il parquet ha un costo ed il professionista che lo installa pure, se vi offrono dei prezzi sensibilmente più bassi molto probabilmente è una truffa, la domanda è: ve la sentite di rischiare?

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